Un anno di Emporio Solidale di Guastalla. Combattere la crisi in un luogo che unisce.

Un anno di Emporio Solidale di Guastalla. Combattere la crisi in un luogo che unisce.

L’Emporio Solidale di Guastalla ha compiuto il suo primo anno di vita.

L’emporio è stato inaugurato il 3 settembre 2016, ha raggiunto ottimi risultati grazie all’impegno dei volontari, che hanno reso possibile l’apertura e la crescita del supermercato a punti, nato all’interno dell’ex centro diurno di via Don Minzoni.

Una spesa solidale.
Da marzo 2017 l’Emporio applica il sistema della tessera a punti, con la quale le persone che ne necessitano possono fare la spesa dagli scaffali, scegliendo direttamente i prodotti che più gradiscono. La tessera viene rilasciata dallo Sportello Sociale del Comune di Guastalla e dai centri d’ascolto di Caritas e Anteas, a persone con un reddito inferiore ai 10.000€ che vivono a Guastalla.

L’emporio apre ai suoi “clienti” due mattine a settimana, il mercoledì e il venerdì; una volta alla settimana avviene invece la distribuzione straordinaria, ovvero quella con i prodotti freschi di giornata provenienti dalla Coop Alleanza 3.0 di Guastalla.
Ogni mese vengono distribuiti circa 300l di latte e 150 kg di pasta. Oltre a questi i prodotti, quelli che vanno per la maggiore sono la passata di pomodoro, il tonno, i legumi e molta carne.

 

Una risorsa per tutti.

Il dato più importante è quello che riguarda le persone che hanno accesso all’Emporio Solidale: persone colpite dalla crisi economica, dalla perdita del lavoro, da un momento di difficoltà economica e familiare.
Un anno fa, ad accedere per primi all’Emporio sono stati 35 nuclei familiari, ad oggi sono diventati 90, ciò vuol dire che circa 180-200 persone ogni settimana vengono a fare la spesa nel market solidale.
Numeri che da una parte fanno preoccupare, ma che dall’altra ci rassicurano sull’importanza di questo progetto, in quanto è stato ed è capace di attrarre persone in difficoltà che prima non erano accolte da nessuno o rimanevano nell’ombra.

Alcuni dati interessanti: di queste 200 persone, circa il 50% sono di origine italiana; di questo 50% di italiani la stragrande maggioranza è nata e ha sempre vissuto a Guastalla.
Un segno che la crisi non ha colpito solo stranieri o persone con una esile rete sociale, ma anche chi appartiene al territorio guastallese da sempre.

 

Il cibo non si butta.
In un anno di attività l’emporio Solidale di Guastalla è diventato un punto di riferimento anche rispetto al tema della lotta allo spreco alimentare. Cresce sempre di più il numero di persone, produttori, esercizi commerciali che si rivolgono all’Emporio per riutilizzare le eccedenze alimentari o i prodotti che sono in scadenza o che hanno già superato il TMC (Termine Minimo di Conservazione, ossia i prodotti da consumarsi preferibilmente entro). Così come avviene con il progetto “Brutti ma Buoni”, attraverso il quale Coop Alleanza 3.0. dona settimanalmente i prodotti freschi di giornata che sono rimasti invenduti sugli scaffali.

Un luogo che rinasce.
L’Emporio Solidale, con la sua collocazione vicino alla stazione dei treni e alla fermata degli autobus, in una zona di passaggio tra una piazza e la circonvallazione, ha trasformato un edificio da anni in disuso, in un luogo frequentato da qualsiasi cittadino.
Uno degli obiettivi è quello di creare un luogo che possa essere frequentato da chiunque, aperto alla comunità e ai cittadini.
Anche per questo motivo nel mese di giugno, il cortile dell’Emporio ha ospitato una serie di iniziative, con un tema che ha fatto da filo conduttore: il cibo. Proprio dal cibo, infatti, si snoda ogni azione dell’Emporio Solidale, sia che si tratti di sostegno alle persone in difficoltà, di lotta allo spreco o di pretesto per uscire di casa ed incontrarsi.

 

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